O.M. 2 Dicembre 1994 "Piano di sorveglianza in allevamenti suini nei confronti della malattia vescicolare da enterovirus sul territorio nazionale"
OO.MM. 6 febbraio 1997 e 17 Settembre 1998 "Piano di eradicazione e di sorveglianza della malattia vescicolare da enterovirus del suino sul territorio nazionale"
Le due Ordinanze hanno posto come obiettivi l’eradicazione dell’infezione mediante l’accreditamento delle aziende suinicole da riproduzione, miste, da ingrasso e delle stalle di sosta negli anni 1995/96 e la successiva sorveglianza nelle stesse mediante la conferma dell’accreditamento raggiunto negli anni 1997/98.
Decisione della Commissione del 4 luglio 2000 stabilisce procedure diagnostiche, metodi per il prelievo di campioni e criteri per la valutazione dei risultati degli esami di laboratorio ai fini della conferma e della diagnosi differenziale della malattia vescicolare dei suini
O.M. 26 luglio 2001 “Piano nazionale di eradicazione e sorveglianza della malattia vescicolare e sorveglianza della peste suina classica”
L’Ordinanza ha previsto campionamenti presso le aziende suine da riproduzione (a ciclo aperto il controllo sierologico a campione ha cadenza semestrale, a ciclo chiuso il controllo sierologico a campione ha cadenza annuale) e nelle stalle di sosta (prelievo a cadenza mensile di un numero di campioni di feci).
Ordinanza 12 aprile 2008 “Misure sanitarie di eradicazione della malattia vescicolare del suino e di sorveglianza della peste suina classica”
Negli anni 2006 e 2007 c'è stata una recrudescenza della malattia vescicolare del suino nelle regioni accreditate del nord Italia e le aziende da ingrasso sono state la tipologia produttiva maggiormente interessata. Il Ministero della Salute ha quindi ravvisato la necessità di effettuare i controlli per malattia vescicolare a prescindere dall'indirizzo produttivo, quindi con l’Ordinanza del 12 aprile ha introdotto nuove disposizioni sanitarie in materia di eradicazione della malattia vescicolare del suino e di sorveglianza della peste suina classica, rendendo obbligatori controlli sierologici a campione anche negli allevamenti da ingrasso oltre a quelli già previsti negli allevamenti da riproduzione e nelle stalle di sosta.