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Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d'Aosta

Ad Arma di Taggia (IM) nuova nificazione di tartaruga in Liguria

Dal 2021 è il quarto caso in cui viene scoperta una deposizione di uova da parte di una caretta caretta; è il secondo nel 2024

Data:

28 Giugno 2024

Tempo di lettura:

3 min.

area di spiaggia protetta per i nidi di tartaruga ad arma di taggia liguria

Una cittadina che stava passeggiando nella spiaggia di Arma di Taggia ha osservato delle forme anomale sulla sabbia vicino a dei lettini di uno stabilimento balneare e ha compreso immediatamente, grazie anche alle informazioni divulgate in merito, che poteva trovarsi in presenza di un nido di tartaruga.

Il Gruppo Ligure Tartarughe Marine (GLIT) e gli esperti del GLIT, di cui fanno parte Arpal, Acquario di Genova, coordinatore del gruppo, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, Università di Genova, insieme all’associazione Delfini del Ponente, già attiva in zona sul tema in accordo con GLIT, si sono recati sul posto ed hanno verificato l’effettiva presenza del nido. Sul posto erano presenti anche l’amministrazione comunale e la Guardia Costiera.

Questa è la seconda nidificazione registrata in Liguria nel 2024 dopo quella di Laigueglia dello scorso 20 giugno; la quarta con i nidi scoperti a Finale Ligure nel 2021 e a Levanto nel 2022.

Sul posto è stato posizionato un data logger per la registrazione della temperatura, mentre i biologi Arpal hanno prelevato un campione di sedimento.

Il GLIT coordinerà le attività tecnico-scientifiche da svolgere sul territorio coinvolgendo il Comune, i gestori dei bagni e Delfini del Ponente. Dal 40° al 45° giorno sarà effettuato il presidio pre-schiusa con sopralluoghi, preparazione del corridoio fino alla battigia e gestione delle luci.

Nella fase di emersione - solitamente nelle ore notturne-, i volontari autorizzati sorveglieranno il percorso, misurando e contando le tartarughe. Il GLIT definisce la data di apertura del nido e coordina il prelievo dei dati utili a scopo tecnico-scientifico.

Come ci si deve comportare

Il Vademecum preparato dal GLIT nel dettaglio in caso di avvistamento delle tracce di tartaruga sulla spiaggia, di ritrovamento di un esemplare di tartaruga appena nato o di un nido

In caso di avvistamento delle tracce di tartaruga sulla spiaggia, di ritrovamento di un esemplare di tartaruga appena nato o di un nido, ecco la procedura individuata dagli esperti per un’ottimale gestione dell’evento.

  • Chiamare il “Numero Blu” 1530 della Guardia Costiera (chiamata gratuita disponibile h24) per segnalare la scoperta di un nido o il ritrovamento degli esemplari
    Fotografare o riprendere il sito, le tracce e, se c’è, la tartaruga, senza flash e mai frontalmente, in silenzio per non spaventarla ed interrompere la nidificazione. Non toccare per alcun motivo, né la tartaruga adulta, né i piccoli.
    Avvisare il proprietario o concessionario dell’area. 
    Individuare il perimetro dello scavo, delimitandolo provvisoriamente, senza infilare bastoni o altro nella sabbia per non danneggiare le uova. 
    Spostare lettini e ombrelloni prima dell’arrivo dei turisti e transennare con un perimetro di sicurezza di almeno 3 metri. 
    Non pulire la zona con alcun mezzo, per non cancellare le tracce.

Ultimo aggiornamento: Lunedì, 14 Ottobre 2024 15:28

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