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Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d'Aosta

L'oncologia veterinaria in ottica One Health

A Roma si è tenuto il sesto appuntamento di "All Together, nuove prospettive di oncologia comparata animale-uomo"

Data:

29 Novembre 2023

Tempo di lettura:

3 min.

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Se li conosci sai come affrontarli. Insieme, aiutandosi a vicenda.

Nel corso del convegno “L’oncologia veterinaria in ottica one health”, è stato approfondito il tema sui tumori associati a infezioni da Papillomavirus. Le stime la dicono lunga sulla loro incidenza. Il 15-20% dei tumori umani, infatti, è associato a infezioni virali e, in particolare, il 5% di essi è causato da Papillomavirus (PV), con gravi ripercussioni sia sul singolo individuo sia sulla salute pubblica. Un argomento di interesse estremamente attuale per la medicina umana e per quella veterinaria.

Il convegno si è tenuto al Ministero della Salute, ed è stato il sesto appuntamento di confronto e collaborazione tra FNOVILILT e CEROVEC, frutto del protocollo d’intesa tra Federazione degli Ordini dei Veterinari Italiani (FNOVI), Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) e Centro di Referenza Nazionale per l’Oncologia Veterinaria e Comparata (CEROVEC) dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta (IZSPLV).

Il convegno ha anche fornito spunti di confronto e occasioni di dibattito costruttivo tra medici umani e veterinari, sollevando tematiche di spessore come la profilassi vaccinale nei confronti dei virus oncogenici e suggerendo possibili scenari futuri nel campo veterinario, in termini sia di approcci terapeutici sia profilattici

All'incontro hanno partecipato numerosi esponenti del mondo medico e veterinario, provenienti da istituti di ricerca, laboratori, università e ospedali che hanno avuto modo di colloquiare sull'importanza dell'implementazione del registro tumori tramite l'integrazione e l'analisi di dati sempre più precisi e completi.

Nel corso della giornata sono stati inoltre presentati i risultati ottenuti dal progetto di ricerca 22C10, finanziato dal Ministero della Salute, che ha messo in luce come cani e gatti siano affetti da patologie neoplastiche con caratteristiche simili a quelle riscontrate nell’uomo. Questi animali domestici, a causa delle loro abitudini alimentari e di vita più omogenee e meglio caratterizzabili rispetto a quelle degli esseri umani, rappresentano ottimi modelli per lo studio del cancro ed eccellenti sentinelle ambientali per la patologia neoplastica.

In questo contesto, il ruolo dei registri dei tumori animali, analoghi a quelli esistenti per l’uomo, assume un'importanza cruciale. Tali registri forniscono informazioni preziose sull’andamento temporale e sulla distribuzione geografica delle neoplasie, suggerendo spunti per ulteriori approfondimenti che possono avere rilevanza non solo per gli animali, ma anche per la salute umana.

In conclusione, il convegno ha ribadito l'importanza di continuare a investire nella collaborazione tra medicina umana e veterinaria, con l’obiettivo di promuovere un sistema sanitario integrato e orientato al miglioramento della qualità della vita di tutti gli esseri viventi.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì, 16 Ottobre 2024 12:06

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